North Sails NEWS
SOLARIS E NORTH SAILS
Una Partnership di Successo

Nella gamma dei performance cruiser, la partnership avviata tra Solaris Yachts e North Sails si è rivelata una mossa di successo, con gli scafi del cantiere di Aquileia che oramai ‘vestono’ North Sails per il 90% della produzione. Scopriamo i dettagli della collaborazione e i vantaggi per gli armatori di questi magnifici yacht.
Nel 1974 ad Aquileia nasce il cantiere destinato a lasciare il segno nella vela nazionale e non solo. Le parole chiave come qualità, performance e design, in quei primi anni, sono i punti cardinali della sua produzione che, nel giro di poco tempo si afferma, e fa conoscere il cantiere alla comunità velica internazionale. Si inizia con un 36 disegnato da Frans Maas per arrivare a tutta quella lunga serie di scafi semi custom, ma sempre inconfondibili, che ne hanno segnato l’evoluzione. Scafi celebri per la loro armonia estetica e per la qualità, al pari se non superiore di quella dei più noti cantieri nord europei. Intanto il cantiere cresce, di pari passo con le collaborazioni degli yacht designer più celebri come Sparkman & Stephens, Doug Peterson, Bruce Farr e Bill Tripp. Pochi ma buoni, sembra essere il motto del cantiere, che per tanti anni si tiene lontano dalla produzione di serie, quel tanto che basta da non pregiudicarne l’altissima cura costruttiva. I Solaris vanno bene e si guadagnano la fama di barche marine e robustissime, proprio come il territorio che le vede nascere. Dopo tanti modelli indovinati: costruzioni custom, semi custom da crociera e qualche fortunata incursione nel mondo dei one-off da regata, uno dei punti chiave nella produzione del cantiere, che naturalmente si adegua ai tempi che cambiano, è legato alla presentazione del Solaris 48 nel 2006. Il binomio Bill Tripp e Solaris si rivela una mossa vincente e la risposta del mercato non si fa aspettare: di questo modello ne saranno poi realizzati diversi esemplari. Il dado è tratto. Dalla produzione di relativamente poche unità, il cantiere vede così nel suo futuro un momento di grande espansione che dura ancora oggi.
“In questi ultimi 15 anni, abbiamo fatto dei passi enormi – così il Direttore Commerciale di Solaris Yachts – abbiamo creato una nuova gamma del cantiere, puntato sull’innovazione ma conservando gelosamente quelle caratteristiche che hanno reso prezioso e inconfondibile il marchio Solaris. Tutto questo è passato attraverso una razionalizzazione molto importante della produzione e dei modelli. Siamo passati così ad avere una linea di performance cruiser che va dai 40 ai 111 piedi avvalendoci della collaborazione oramai consolidata di Javier Soto Acebal. Sono i numeri del mercato ad averci indicato che siamo sulla giusta strada: le nostre barche sono veloci, comode e molto performanti; così la scelta della partnership con North Sails è stata quasi una via obbligata per garantire il massimo delle performance e dell’affidabilità. E, forse, per una questione di coerenza con tutto il resto dell’ecosistema Solaris, che per quanto ci riguarda, attiva collaborazioni sempre e solo di altissimo livello. Anche in questo caso, il mercato ha fatto il resto e così, dopo 3 anni e pur non vincolando noi il cliente nella scelta delle vele, quasi il 90% della nostra gamma dai 40 ai 64 piedi esce dal cantiere con inventario vele NS”.

“La collaborazione con Solaris Yachts è il classico esempio di quanto le nostre vele da crociera di fascia alta possano fare la differenza, e non parliamo di scafi da regata, ma di quelli che noi consideriamo performance-cruiser – così il responsabile Alessandro Battistelli. Attraverso Solaris il cliente finale ha un accesso preferenziale al mondo e ai servizi NS. Sia le nostre vele da crociera, infatti, che quelle da regata sono progettate per le prestazioni, ma per ogni tipologia di impiego le prestazioni sono misurate in modo diverso”.
La misura fondamentale delle prestazioni in una vela da regata è la velocità, sebbene altri fattori possano avere un ruolo importante. Diversamente, le prestazioni di una vela da crociera, invece, sono più legate alla versatilità d’utilizzo e alla durata; in estrema sintesi: la velocità deriva dalla scelta dei materiali e dalla forma della vela. A seconda di quanta velocità si cerca, questo spesso ha un ‘costo’ in termini di longevità del prodotto; vuoi essere in grado di navigare un minuto più velocemente su un lungo lato di bolina, o vuoi essere in grado di issare e far volare le stesse vele tra 5 anni?
Negli ultimi anni, le vele da regata e da crociera si sono differenziate all’interno del nuovo approccio alla fabbricazione delle vele adottato in North Sails; chiamate 3Di, le vele sono costruite in modo univoco su uno stampo sagomato per ogni vela specifica. Se la tecnologia 3Di è oramai di serie per gli scafi da regata, il 3Di è però sempre più diffuso anche sugli scafi da crociera in quanto esistono una gamma di opzioni 3Di che soddisfano pienamente le richieste di velocità, durata e peso, aspettative tipiche degli armatori Solaris.
“L’argomento ci consente di effettuare una veloce panoramica sulle vele NS attualmente in produzione – prosegue Battistelli – molti scafi da regata usano la versione 3Di RAW, spesso realizzata in carbonio, ma di fatto delle vele in composito realizzate anche mescolando diverse fibre: carbonio, poliestere, fibre aramidiche (Kevlar) e UHMWPE (Spectra/Dyneema). All’altra estremità della gamma, i proprietari di piccole barche da crociera possono scegliere una versione meno costosa chiamata 3Di NORDAC, che sono vele composite stampate utilizzando nastri di poliestere a filamento diffuso (Dacron).

Tra questi due estremi, i velisti da crociera orientati alle prestazioni possono scegliere la gamma 3Di ENDURANCE, che utilizza combinazioni di filamenti di carbonio, Spectra e fibre aramidiche e quindi aggiunge uno strato esterno di pellicola che migliora la resistenza allo sfregamento.
North ha una terza gamma di 3Di chiamata OCEAN per i grandi yacht da crociera e offre un’elevata resistenza e la massima durata. Ma a monte della scelta del prodotto più idoneo, in North Sails effettuiamo un’analisi sulle specifiche generali della barca e, soprattutto, del rig così da indirizzare il cliente nella scelta più coerente con le sue necessità e con il resto dell’attrezzatura: ad esempio non ha molto senso prevedere delle vele ‘troppo tirate’ e quindi molto rigide, su uno scafo con albero in alluminio.
Last but not least – conclude Battistelli in occasione del varo del nuovo Solaris 50 #2 a metà del mese di marzo 2022 – proprio questo scafo ci offre l’occasione di dimostrare l’inventario perfetto per questo tipo di imbarcazione. Armatore esperto, che andrà a effettuare lunghe crociere in Mediterraneo. La sua scelta è stata per una randa full-batten (furling), fiocco 110% e staysail, tutto in 3Di Endurance, ma il grande valore aggiunto è stato l’upgrade HELIX alla vela di prua. Grazie al nuovo DNA dell’area dell’inferitura – che diventa così strutturale, Helix rappresenta un grandissimo vantaggio, migliorando il range di utilizzo e ottimizzando la distribuzione dei carichi a beneficio di una stabilità di forma mai vista prima. Grazie all’adozione dell’Helix Furling Gennaker – che ha un’inferitura strutturale, molto resistente all’allungamento e di un cavo anti-torsione appositamente costruito per North Sails dalla sua consociata Future Fibres, le vele Helix Offwind offrono una maggiore stabilità, una migliore esposizione dell’inferitura e una sensibile riduzione dei carichi sulla penna e sulla tack. In pratica, i vantaggi di un Gennaker e di un Code in un’unica vela!