North Sails NEWS

North Sails Brilla en la Rolex Giraglia

Magic Carpet Cubed Gana en Tiempo Real

📸 ROLEX/ Carlo Borlenghi

La 69ma edizione si è svolta dal 10 al 18 giugno e, dopo l’interruzione degli ultimi due anni, ha visto questa regata al ritorno del suo programma tradizionale. L’evento è organizzato da due partner Rolex di lunga data: lo Yacht Club Italiano e la Société Nautique de Saint-Tropez, entrambi impegnati a coltivare lo spirito e il fascino di questa storica regata. Ma andiamo a vedere nel dettaglio come è andata…

Nata nel 1953, per aiutare a unire le comunità veliche francese e italiana dopo la Seconda guerra mondiale, la Giraglia ha mantenuto uno spirito franco-italiano, attirando al contempo una flotta internazionale con una media di oltre 200 yacht partecipanti da più di 25 paesi. L’evento principale della Rolex Giraglia è la regata d’altura di 241 miglia nautiche da Saint-Tropez a Genova, passando per l’isolotto della Giraglia, che si trova a circa 1 nm dalla punta settentrionale della Corsica. In linea con una serie di grandi regate d’altura, la Giraglia nel mondo della vela è diventata un’autentica icona.

Il primo successo di North Sails è stato nel primo atto, tra i 56 scafi iscritti alla tratta Sanremo-Saint Tropez, con partenza a mezzanotte. Dopo 15 ore di lenta navigazione, il Felci 71 Itacentodue, di Adriano Calvini, ha tagliato il traguardo di Saint-Tropez conquistando la line honours nel primo atto della Rolex Giraglia 2022.

📸 ROLEX / Carlo Borlenghi

Poi, per 3 giorni, il Golfo di Saint-Tropez ha confermato ancora una volta il suo status di fantastico campo di regata, con condizioni meteorologiche eccellenti che hanno permesso alle regate inshore della Rolex Giraglia 2022 di svolgersi senza intoppi. 

Mentre i maxi gareggiavano sulle boe al largo delle spiagge di Pampelonne, il resto della flotta si dava battaglia su percorsi costieri. Le condizioni del vento hanno seguito l’andamento dei giorni precedenti, con brezze iniziali da levante di 6 nodi in partenza, in aumento nel corso della giornate, e mare piatto. 

Risultati finali dal campo di Pampelonne (maxi) dopo quattro gare disputate:

Il maxi Jethou, di Peter Ogden, ha dominato nella classe IRC0 (1,1,1,1);
IRC2: Capricorno, di Alessandro Del Bono (1,1,1,1);
ORC0: Leaps & Bounds 2, di proprietà di Jean Philippe Blanpain (1,1,1,1).

Per i gruppi ORC e IRC, i risultati dopo 3 regate costiere sono i seguenti:

IRC 1: Daguet 3 – Ker 46 – Frederic Puzin (12,2,2);
IRC 2: Les Minots de La Nautique – A 35 – Victor Bordes Laridan (2,2,1);
ORC 1: D’ora in poi – Swan 45 – Fernando Chain (4,1,1);
ORC 2: Farfallina 2 – Corsa 915 – Davide Noli (3,1,1).

📸 ROLEX / Carlo Borlenghi

Tutte le barche al primo posto delle prove inshore della Giraglia erano con un inventario vele NS.

Il 15 giugno la partenza dell’iconica regata d’altura. Prima della partenza, le previsioni di venti deboli hanno spinto il Comitato di Regata ad accorciare il normale percorso di 241 miglia di circa 35 miglia. Una decisione che ha offerto alla maggior parte della flotta una maggiore opportunità di concludere la regata in vista dell’orario limite del sabato mattina. Nello spirito che ha sempre caratterizzato la Rolex Giraglia, questi equipaggi prevalentemente corinthian, hanno dimostrato la loro capacità di affrontare la sfida con pazienza e abilità.

Stabilire velocità vertiginose è spesso prerogativa dei maxi che gareggiano alla Giraglia, soprattutto nel corso delle ultime edizioni, caratterizzate da venti abbastanza sostenuti. Tra i primi ad arrivare sulla linea d’arrivo, infatti, c’erano tre ex vincitori della line honours in ARCA SGR (vincitore nel 2021 e con il Sails Designers Michele Malandra tra l’equipaggio), Magic Carpet Cubed (2013 e 2016) e Tango (2018). Le loro speranze di ribaltare il record di gara stabilito nel 2012 di poco meno di 15 ore sono state immediatamente vanificate, però, dalle condizioni meteo. Alla fine, la 69ma edizione ha prodotto il tempo più lento per vincere gli onori di linea dal 2009. Quello che ne è seguito è stata un’emozionante battaglia tattica tra alcuni dei navigatori più esperti e abili del mondo.

Il ritmo della gara ha fornito l’opportunità per scelte tattiche più ponderate e di massimizzare ogni raffica di vento, in vista poi dell’ultimo tratto, della Giraglia fino al traguardo di Genova, notoriamente difficile da negoziare. Sir Lindsay Owen-Jones e il suo team di Magic Carpet Cubed (con l’esperto di North Sails Gigio Russo) hanno sperimentato alti e bassi. A poche miglia dal traguardo e dopo aver seguito ARCA SGR dall’emblematico punto di svolta della regata, lo scoglio della Giraglia, l’equipaggio di Magic Carpet Cubed ha messo a frutto il suo considerevole pedigree per posizionarsi con l’angolo migliore e tagliare primo il traguardo. Il Wallycento ha completato il percorso in un tempo di 34 ore, sette minuti e 17 secondi.

“A bordo di ARCA SGR, dopo aver doppiato l’isolotto della Giraglia a 9 secondi da MC3 e aver condotto gran parte della regata – ha commentato il Sails Designer NS Michele Malandra a bordo di Arca SGR come navigatore – ci siamo resi conto ancora una volta che la Giraglia non è mai scontata, abbiamo sempre navigato molto bene, anche con una barca pensata per altre condizioni di vento, ma che dopo il refitting di Shaun Carkeek – anche lui a bordo – si è rivelata una barca sempre veloce anche nelle condizioni leggere del Mediterraneo. Oltre al nuovo set di vele North, grazie all’albero più alto di 5 metri dello scorso anno, abbiamo aumentato notevolmente la superficie velica della barca. Abbiamo perso sui due atterraggi (in Giraglia e a Genova) di cui il secondo è fondamentale! Ma siamo soddisfatti di aver sempre navigato veloci e di rendere onore ai vincitori”.

A conquistare il plauso l’equipaggio del Ker 46 Lisa R, confermato vincitore assoluto in tempo compensato. Giovanni di Vincenzo è così diventato il primo armatore italiano a vincere la Giraglia dal 2008.

📸 ROLEX / Carlo Borlenghi
  • #GoBeyond